La degustazione del vino permette di scoprire tutte le qualità di un'annata e di stabilire se si tratta di un buon vino o di una bottiglia qualsiasi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario conoscere le caratteristiche di un buon vino. Vi sveliamo poi in questo articolo come riconoscere una buona bottiglia di vino.
Criterio n°1: l'equilibrio del vino
Quando diciamo che un vino ha unbellissimo equilibrio, ci riferiamo all'armonia tra i diversi elementi che caratterizzano i vini: il contenuto di alcol, gli aromi, i tannini , livello di zucchero residuo o addirittura acidità. Questo equilibrio gustativo è diverso a seconda del tipo di vino:
- Con i vini rossi si raggiunge l'armonia tra acidità, alcol e tannini;
- Nei vini bianchi l'armonia è tra acidità e alcol.
L'obiettivo è trovare un vino equilibrato per il quale nessuna sensazione abbia la precedenza su un'altra. Se si avverte, in bocca e anche al naso, un elemento più evidente di un altro, si può considerare che il vino non rientra nella categoria delle bottiglie molto buone.
Se volete provare l'esperienza di un ottimo vino equilibrato , vi consigliamo la cuvée Origin, un rosato 2021 della AOP Côtes de Provence . Questo vino biologico della tenuta Ultimate Provence è un vino perfettamente equilibrato, ma anche molto audace, con aromi fruttati e note mentolate, un attacco dinamico e un finale fresco.
Criterio n°2: persistenza aromatica
La persistenza aromatica, o lunghezza in bocca, caratterizza i vini per i quali gli aromi si possono ancora sentire in bocca, molto tempo dopo l'ultimo sorso. Una buona persistenza degli aromi è sempre sinonimo di grande annata. Quindi, se degusti un vino che si dimentica presto e i cui aromi svaniscono rapidamente, puoi classificare la bottiglia come un vino di scarsa qualità.
In enologia, durante una degustazione di vino, gli amanti del vino misurano la lunghezza in bocca di un vino mediante caudalie. Questa unità di misura corrisponde a un secondo. Si ritiene che un buon vino abbia una persistenza in bocca da 3 a 9 caudalie, ma le bottiglie migliori possono arrivare fino a 20 caudalie.
Spesso associamo ottimi vini ai vini rossi, tuttavia, la Grande Récolte del Domaine de Berne, un vino rosato AOP Côtes de Provence del 2022 , vi dimostrerà l'eccellenza di alcuni vini rosati. Scoprirai quindi un finale molto lungo, rotondo e floreale.
Criterio n°3: rapporto qualità/prezzo
Quando si tratta di vino, non è raro pagarne il prezzo, solo per rimanere delusi. Ma è comune anche il contrario! La valutazione delrapporto qualità/prezzo è spesso una questione di gusto personale, ma se si considera che la qualità del vino è del tutto coerente con il prezzo del bottiglia, e ti diverti a degustarlo, allora puoi considerare che hai a che fare con un buon vino.
Il prezzo di un vino non dipende solo dalla sua qualità, ma anche dalla reputazione dell'azienda vinicola, dalla sua denominazione o addirittura dall'annata. Se vuoi assaggiare un ottimo vino a meno di 15 € , prova il vino bianco Le Pigeonnier, un AOC Côtes de Provence di Château Saint-Roux . Assaggerai un vino biologico gustoso, fresco e fruttato, a meno di 15 €.
Criterio n°4: l'intensità degli aromi
Un vino di qualità si caratterizza anche per l'intensità dei suoi aromi. Più i suoi profumi sono sviluppati ed intensi, più è considerato di buona qualità. Dall'esame olfattivo del vino si possono quindi rilevare i diversi aromi e la loro intensità.
Gli amanti del vino spesso riconoscono i migliori vini dai loro vitigni. In effetti, alcuni vitigni hanno un'intensità aromatica più forte, come nel caso del Riesling per i vini bianchi, o del Cabernet Sauvignon per i vini rossi. Non tutti i vini prodotti con questi vitigni sono necessariamente di buona qualità, e i vini di altri vitigni non sono necessariamente cattivi, ma questo può darti un'idea.
Per capire quale sia l'intensità aromatica di un vino, niente di meglio della Grande Cuvée de Berne, un vino rosso AOP Côtes de Provence 2019 che unisce 2 vitigni a bacca nera di grande intensità: syrah e cabernet sauvignon. Questo vino biologico è un'ottima bottiglia di vino per accompagnare piatti potenti.
Criterio n. 5: complessità degli aromi
L'intensità aromatica è una garanzia di qualità, ma anche la complessità aromatica è fondamentale. Un vino di qualità avrà una sfumatura aromatica molto ampia e durante la degustazione scoprirai nuovi sapori. Pertanto, un vino con una bella complessità di aromi è definito come un vino che possiede più aromi, che si rivelano durante la degustazione.
Possiamo quindi distinguere, nei vini migliori, aromi primari (dal vitigno), aromi secondari (dalla vinificazione), ma talvolta anche aromi terziari (dall'invecchiamento del vino).
Criterio n°6: l'annata del vino
Infine, è importante sapere che in enologia non tutte le annate sono uguali, e alcune annate sono migliori di altre . A seconda delle condizioni climatiche le viti evolvono più o meno bene e le uve sono di qualità più o meno buona. Ciò ha un impatto diretto sul vino, e l' annata di un vino può quindi dare un'indicazione preziosa sull'esperienza di degustazione che un vino vi promette.
Le annate buone e quelle cattive sono sostanzialmente le stesse per tutti i tipi di vino, ma per ciascuno possiamo ricordare annate eccezionali:
- Per i vini rossi: 2005, 2009, 2010, 2015, 2016, 2019, 2020 e 2022;
- Per i vini bianchi: 2003, 2005, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022;
- Per i vini rosati: 2007, 2009, 2010, dal 2015 al 2018, dal 2020 al 2022.
Vuoi imparare a distinguere un buon vino da un vino mediocre? Ora sei informato per sapere come decifrare le qualità delle buone bottiglie e completare così la tua cantina con il meglio della vinificazione.
