Per apprezzare appieno le qualità di un vino, il processo di degustazione del vino è rigoroso e attraversa diverse fasi. Per una degustazione alla cieca durante un corso di enologia, o semplicemente per assaporare le caratteristiche di un'annata, scopri il fasi della degustazione del vino per un'attenta analisi sensoriale.
Step 1: ambientarti nelle migliori condizioni
Degustazione di un vino richiede disponibilità ottimale e buone condizioni, per poter dare libero sfogo a tutti i sensi, senza altri stimoli se non quelli forniti dal vino. È quindi fondamentale sapersi ambientare in una situazione favorevole all'attenzione e alla concentrazione, lontano da ogni distrazione per l'olfatto e il gusto.
Per una buona degustazione tra le condizioni c'è anche la scelta dell'attrezzatura. È quindi consigliabile scegli un bicchiere di vino progettati per questo scopo, come i vetri INAO. Infine, la sala deve essere luminosa e il tavolo di degustazione deve essere bianco, per poter apprezzare bene il colore del vino su uno sfondo bianco.
Fase 2: esame visivo del vino
IL degustazioni di vino inizia sempre conlaurea visiva il tuo vino. Questa fase, infatti, permette di ottenere preziose informazioni sulla costituzione del vino. L'esame visivo viene poi effettuato tenendo il bicchiere dritto, all'altezza degli occhi, quindi inclinandolo leggermente. Osserviamo poi il disco che si forma sulla parete del calice, il colore e le sue sfumature:
- IL trasparenza del vino, o limpidezza, che può essere profonda, scura, sostenuta, chiara o pallida;
- IL splendore del vino, ovvero la sua luminosità, che determina la sua capacità di riflettere la luce;
- IL colore del vino, che dà indicazioni sullo stato di conservazione, sul vitigno, sulla tecnica di vinificazione e sull'età del vino. Ad esempio, i vini giovani hanno sfumature cremisi e viola, mentre un vino rosso più invecchiato ha un colore più marrone e ambrato;
- L'intensità del vestito si traduce nell'impressione di spessore che il vino può avere quando il calice è inclinato.
Fase 3: le caratteristiche olfattive del vino
Dopo aver osservato il vino, bisogna ora annusarlo, per scoprirne il naso, cioè gli aromi che sprigiona, e le caratteristiche che sprigiona. IL naso di vino viene quindi esaminato in 3 fasi.
- IL primo naso : qui bisogna annusare il vino a riposo, senza spostare il calice. Esaminiamo poi la prima espressione del vitigno, isolando i diversi aromi;
- IL secondo naso : Questo passaggio richiede di tenere il bicchiere per lo stelo, quindi far roteare lentamente il vino prima di annusarlo. L'obiettivo è aumentare il contatto del vino con l'aria, per avviare l'ossidazione che rivelerà gli aromi del terroir. Sono più intensi rispetto al primo naso, e rappresentano quello che chiamiamo il bouquet del vino;
- IL terzo naso : per questo passaggio è necessario attendere alcune ore dopo l'apertura della bottiglia di vino. L'esame olfattivo permette poi di scoprire gli aromi sviluppati durante l'invecchiamento del vino.
Il naso di un vino può quindi offrire 9 famiglie di aromi : floreale (viola, rosa, ecc.), fruttato (fragola, pesca, ecc.), vegetale (sottobosco, erba, macchia, ecc.), minerale (calcare, selce, ecc.), legnoso (corteccia di pino, cedro, ecc.), empireumatico (tostato), affumicato, arrostito, bruciato, tabacco, ecc.), balsamico (resina di pino o cedro, ecc.), animale (cuoio, muschio, selvaggina, ecc.), chimico (zolfo, iodio , eccetera.).
Fase 4: esame del gusto del vino
Infine arriva la fase finale della degustazione, che consiste nel assaggiare il vino in bocca. Bisogna poi bere un piccolo sorso in bocca e far circolare il vino senza deglutirlo, in modo da rivestire tutte le papille gustative della lingua e del palato. Ogni zona della bocca, infatti, è più sensibile ad un sapore particolare:
- L'amarezza nella parte inferiore della lingua;
- L'acidità ai lati della lingua, in basso;
- IL sporco ai lati della lingua, davanti;
- IL zucchero sulla punta della lingua ;
- L'umami su tutte le aree.
Questo esame permette di analizzare l'equilibrio del vino, i suoi sapori e la sua lunghezza in bocca. Anche in questo caso la valutazione viene effettuata in più fasi:
- L'attacco : riunisce tutti i sapori che avvertiamo nei primi secondi, e in particolare acidità (sensazione di freschezza), cremosità (rotondità in bocca e grassezza) e amarezza;
- IL metà del palato : qui si distinguono i sapori sprigionati nei pochi secondi successivi all'attacco;
- IL fine : questi sapori, che permangono in bocca dopo la degustazione, rivelano l'astringenza del vino.
Un vino è quindi determinato dal suo equilibrio tra alcol, acidità e tannini, ma anche dalla sua persistenza in bocca, in altre parole, il tempo che trascorre dopo aver deglutito o sputato il vino prima che gli aromi scompaiano completamente. Contiamo la persistenza del vino nelle caudalie (1 caudalie = 1 secondo), e vini molto grandi persistono per almeno 10 caudalie.
Per assaporare appieno tutte le caratteristiche di un vino, niente è meglio di a degustazione di vini nella dovuta forma. Ora sai come farlo, ma ci vuole sicuramente pratica. Non esitate a farvi accompagnare da professionisti durante a visita in cantina con degustazione.