Degustare un vino richiede una certa conoscenza enologica e una certa padronanza. Ci vuole formazione per affinare la propria competenza, e curiosità per scoprire le particolarità di ogni vino. Per aiutarti a tradurre in parole un odore o una sensazione, scopri il 3 fasi di degustazione di vini.
Esame visivo del vino
IL degustazioni di vino iniziare sempre con l'analisi visiva. L'occhio ci permette quindi di determinare 4 criteri essenziali di un vino.
La limpidezza del vino
Per osservare la limpidezza di un vino, inclina semplicemente il bicchiere di vino. Valutiamo poi la presenza di un deposito sul fondo del bicchiere, o di particelle solide in sospensione, per verificare se il vino è trasparente, cristallino, limpido.
Quando il colore del vino ha un difetto, diciamo che è opaco, torbido, velato, torbido, pesce, lattiginoso o addirittura opalescente.
Attenzione, la presenza di un deposito non sempre significa che il vino è cattivo, perché può anche esserlo tradurre l’evoluzione del vino. Quindi questo non è un difetto.
Lo splendore del vino
IL lucentezza di un vino viene valutata in base alla sua capacità di riflettere la luce. Per fare questo, devi osservare il vino alla luce naturale e su uno sfondo bianco. Il degustatore guarda poi il vino sopra il bicchiere, per osservare liberamente il disco del vino, e determinare se è lucido, abbagliante, luminoso, pulito... Oppure se è piuttosto opaco e spento.
Il colore del colore del vino
IL colore del vino ci permette di ottenere prime indicazioni sulle sue qualità gustative. Così, un vino bianco, un vino rosso o un vino rosato può essere incolore, scuro, pallido, forte, intenso o addirittura profondo.
- Un vino rosso può essere rubino, peonia, ciliegia, porpora, granato, ecc.;
- Un vino bianco può essere giallo paglierino, ambrato, dorato, ecc.:
- Un vino rosato può essere salmone, lampone, rosa, occhio di pernice…
Il grasso di un vino
IL grasso dei vini è determinato in base alla viscosità delle lacrime o delle colate presenti sulla parete di vetro. Maggiore è la gradazione alcolica del vino, più numerose e viscose saranno le lacrime.
Possiamo quindi descrivere un vino come liquido, fluido, glicerinato, denso, viscoso o grasso.
Analisi olfattiva del vino
Dopo aver osservato il vino da tutte le sue angolazioni, passiamo poi alesame olfattivo. Il naso di un vino ci permette di individuarne il carattere e il suo DNA aromatico. Questa analisi viene quindi effettuata in due fasi:
- IL primo naso, che osserviamo senza muovere il calice e senza aerare il vino;
- IL secondo naso, o secondo naso, che si distingue per roteare il vino nel bicchiere per decuplicare gli aromi e permettere agli aromi più complessi e sottili di sprigionarsi.
I diversi aromi di un vino si sviluppano durante le 3 fasi della sua vita:
- Il vitigno rivela il aromi primari (pepe con cabernet-sauvignon, pepe con syrah, rosa con moscato, ecc.);
- La fermentazione rivela il sapori secondari. Distinguiamo poi tra aromi di fermentazione (pangrattato, biscotti, brioche, ecc.), aromi lattiginosi (latte, yogurt, burro, ecc.) e aromi amilici (banana, caramella inglese, smalto, ecc.);
- L'allevamento rivela il aromi terziari. Distinguiamo quindi tra aromi legnosi (cedro, quercia, ecc.), aromi speziati (vaniglia, pepe, liquirizia, ecc.) ed aromi empireumatici (caffè, tabacco, pane tostato, ecc.).
La prova di assaggio del vino
Passiamo infine al terzo passaggio,analisi gustativa del tuo vino. Questa è una vera arte, e richiede l'ascolto totale delle sensazioni fornite dal vino in bocca. Degustare il vino ci permette poi di determinarne la struttura: sapori (acido, amaro, dolce, salato, umami), equilibrio gustativo, intensità, ecc. Questa valutazione avviene attraverso 3 fasi:
- L'attacco in bocca : questa parte riguarda le prime sensazioni percepite in bocca, come la dolcezza o la morbidezza che possiamo avvertire sulla punta della lingua;
- IL metà del palato : dopo pochi secondi entrano in gioco il resto delle papille gustative, che permettono di percepire l'equilibrio del vino. La materia, ovvero il corpo del vino, può quindi essere strutturato, leggero, avvolto o addirittura strutturato. In questa fase, le papille gustative situate ai lati della lingua percepiscono alcuni sapori, come l'acidità;
- IL finale : a fine bocca le sensazioni variano a seconda della tipologia del vino. I vini rossi rivelano qui il loro tannino, i vini bianchi e i vini rosati rivelano la loro vivacità. In questa fase gli assaggiatori valutano la lunghezza in bocca del vino, cioè la persistenza aromatica. Più un vino rimane in bocca (durata misurata in caudalie), meglio è!
La degustazione del vino è molto più complessa di quanto sembri e richiede pratica. Perimparare a degustare un vino in 3 passaggi, recatevi nelle cantine della tenuta Berne, per vivere un'esperienza unica enoturismo attorno ai vini della Provenza.